ATTIVITà
Centro della gioventù a Balaka in Malawi
Fare per crescere
Sono tante le attività che vengono svolte e con diverse finalità, spirituali, educative, sportive, di avviamento alla sussitenza economica, alla solidarietà, alla cura dell'ambiente... tutte concorrono alla crescita individuale e collettiva.
narrazione
Sono momenti in cui un educatore con o senza l’ausilio di materiale figurato racconta delle storie. Queste possono essere appartenenti alla mitologia del luogo, inventate o tratte da letture.
In un paese ancora quasi privo di TV e con un tasso di analfabetismo altissimo le storie sono ascoltatissime... si dice che di notte gli spiriti (chiamati muffiti) volino sui liceri (cesti normalmente adibiti al contenimento di granaglie)... qualcuno li ha visti...
Preghiera
La Casa di Cecilia è aperta a ragazze e ragazzi di religioni e fedi senza confini, naturalmente la presenza costante dei Padri Monfortani ne fa un centro Cattolico. La messa del sabato tenuta da Padre Piergiorgio è il cuore della settimana; questa funzione è un momento fondamentale di incontro con Dio ma anche di relazioni, canti, danze, amicizia...
La scuola di agricoltura
La scuola di agricoltura ha trovato un importante spazio al Cecilia Youth Center ed è tenuta da un agronomo locale. L’irrigazione a goccia consente il raccolto di fragole, verdura e mais anche fuori stagione, proprio quando questi prodotti sono più ricercati ed apprezzati. La scuola poi, oltre ad insegnare come e cosa coltivare, dà in dono ad ogni ragazzo un alberello da frutta da trapiantare a casa e tanti semi da seminare e far crescere al proprio villaggio, dimostrando ai genitori che il Cecilia è anche un impegno pratico oltre che a gioco, preghiera e studio.
L'allevamento delle quaglie
L’allevamento delle quaglie, che inizialmente era un piccolo spazio con incubatrice e poche gabbie, ha avuto la possibilità di ampliarsi notevolmente nelle nuove costruzioni accanto al campo coltivato ad orto.L ’agronomo coadiuva i ragazzi che si occupano delle quaglie le cui uova sono molto apprezzate e pagate ciascuna quanto quelle di gallina. Come avviene per l’agricoltura, a ciascun ragazzo vengono date due quaglie da allevare alla propria casa come contributo ed incentivo all’allevamento. Alla fine della loro vita produttiva, le quaglie, non esauriscono il loro aiuto fornendo, loro malgrado, un’ottima integrazione proteica alla povera dieta dei malawiani…
la forestry
Anno dopo anno vengono acquisiti dei terreni (fuori dal perimetro del centro) in cui vengono piantati alberelli, ormai sono letteralmente a migliaia, per avere in futuro la possibilita’ di un guadagno che aiuti il centro a continuare. Tutti, dai piccoli ai grandi, sono impegnati in questa iniziativa. Ora che gli alberelli dell’ultima foresta sono gia’ piu’ grandi dei bambini, e’ sempre una festa andare a pulire il nuovo spazio, ripiantare gli alberelli mangiati dalle termiti, innaffiare quelli più piccoli durante la stagione secca...
Istruzione e formazione
La grande biblioteca, che ha ormai più di mille libri e due bibliotecari, è apprezzata e frequentatissima si da studenti che dai più piccoli (che hanno il loro angolo a misura di bambino), vi sono quotidiani e rivistesempre aggiornati sia in inglese che in chichewa (la principale lingua locale). Vi è anche la zona computer e vengono svolti corsi di informatica. E' uno spazio bellissimo ed accogliente, nel quale vengono fatti incontri di formazione su temi sanitari, sociali e di orientamento al lavoro con la testimonianza di adulti appartenenti a varie categorie di lavoratori: medici, insegnanti, rangers del parco nazionale, militari, ecc.
La formazione personale è affidata ad una grandissima psicologa, la tedesca di fama internazionale, SIGRID LOOS, che ogni anno si reca gratuitamente, per almeno un mese, alla Casa di Cecilia per seguire i ragazzzi e per formarli attraverso giochi e pappresentazioni di ruolo.
un po' di svago
E' vero che in Africa i ritmi di vita sono più "umani" (quando i nostri amici sentono come si svolge la vita in occidente dicono:"voi avete l'orologio, noi il tempo... parole sante!), ma, anche in Africa, ci sta un po' di sano divertimento.
In Malawi c'è un lago lungo oltre 600 chilometri (quasi come l'intera Italia peninsulare), un "mare" interno dove non si veda l'altra sponda... Non è distantissimo da Balaka, ma per raggiungerlo ci vuole il pullman, purtroppo ogni litro di gasolio costa più di quanto un operaio prende in un giorno di lavoro. Questo rende difficile organizzare la "gita al lago" miraggio agognato di tutti i ragazzi, tuttavia ogni tanto si avvera il "miracolo"
Ecco i ragazzi che si godono il loro bagno, lo racconteranno agli amici per un bel pezzo!
ecologia e ambiente
Oltre che con la piantumazione di nuovi alberi, i ragazzi del centro sono chiamati al mantenimento dell'ambiente circostante con la pulizia degli spazi attorno al centro. La plastica, ultima arrivatain Malawi, è già una piccola ulteriore piaga: in un paese non abituato a produrre immondizia ma a riutilizzare e riciclare tutto, non esiste la cultura della raccolta rifiuti. Così sacchetti ed altri oggetti in plastica, non più utilizzabili vengono gettati ai lati delle strade. I ragazzi organizzano giornate di raccolta dei rifiuti; è un'operazione educativa per tutti e gratificante per chi la svolge.
sport e giochi
In una realtà di giovani, tantopiù dinamici come gli africani, non poteva mancare lo sport. Ragazzi e ragazze, come in tutti gli oratori, possono divertirsi, fare gruppo, competere e divertirsi. A volte anche con successo personale: tre anni fa, nella coppa del Presidente torneo riservato ai dilettanti, la squadra del Cecilia Youth Centre è arrivata alla finale... è stata l'occasione per mettersi in mostra per uno dei ragazzi che ora gioca in serie A. Un'altra grande possibilità l'hanno avuta i ragazzi del tennis che, dopo essere stati formati da due volontari maestri spagnoli, hanno incontrato di persona nientepopò di meno che il super campione svizzero e grandissimo uomo ROGER FEDERER. Un grande, attento ai poveri ed ai valori della solidarietà.
Anche le ragazze sono davvero forti in quello che è lo sport nazionale femminile, il netball, uno sport simile al basket. La loro squadra è davvero grande!
"Importato" da volontari bergamaschi è stato diffuso il tamburallo che, rispetto al tennis, consente il gioco contemporaneamente di più giocatori... e visto che i ragazzi sono tanti...
canti, danze e teatro
Lo scopo di queste attività è quello di creare una forte identità di gruppo. Quasi tutte le canzoni ed i balli proposti appartengono alla tradizione del luogo. Molto entusiasmo raccoglie la proposta di tornare ad apprendere canti che si vanno dimenticando. Questa attività comprende anche la realizzazione di maschere tradizionali che caratterizzano alcune danze. Il valore culturale e sociale di una simile iniziativa viene rafforzato dagli sforzi degli educatori di tenere in vita canti e danze tradizionali, proprio in un momento dove queste rischiano di andare perdute.
Proprio per questo vengono organizzate visite al museo della maschera di Mua. Qui un padre monfortano canadese ha formato un imperdibile museo raccogliendo da decenni maschere ed oggetti appartenuto all'autentica cultura tribale africana (museo da vedere!)
Molto seguite sono anche le rappresentazioni teatrali, davvero divertenti e sagaci...talvolta mettendo alla berlina le autorità, i politici, i giudici, gli imprenditori cinesi che promettono ricchezza per tutti ma poi questa rimane a loro...
Quella che vedete è la maschera che hanno preparato per me, Dario, per il mio primo arrivo, si chiama hope... Padre Piergiorgio mi ha spiegato che quello di avere una maschera è un grandissimo onore...
la solidarietà verso i poveri
Ogni anno i ragazzi del centro, coordinati da adulti, si prodigano per la costruzione di una casetta per una famiglia povera. Putroppo in Malawi, quando si parla di poveri, si parla di persone che davvero non riescono a mangiare tutti i giorni, figuriamoci se possono permettersi una casa! Individuata la famiglia, si preparano le fondamenta con un piccolo scavo riempito di sassi, poi si plasmano i mattoni di fango che vengono accatastati in modo che sotto possa trovare lo spazio per il fuoco. Il tutto si ricopre di terra, si forma così una piccola fornace che si usa una sola volta. Questa, bruciando per alcuni giorni, fornisce mattoni adatti alla costruzione; il risultato è sbalorditivo: una vera casetta di alcuni metri quadrati. La benedizione di Padre Piergiorgio la rende ancora più casa!
Sono già otto le casatte costruite negli anni... decine di persone possono avere un tetto sotto il quale dormire!
Molta attenzione viene anche data ai carcerati; in un paese poverissimo le condizioni di detenzione sono al limite della sopravvivenza: si mangia una volta al giorno, polenta e fagioli, si dorme in terra gli uni accanto agli altri e talvolta non c'è nemmeno lo spazio per tutti, per cui si organizzano turni.
I ragazzi portano al carcere pane (prodotto da un'altra iniziativa dei Monfortani dove ex carcerati vengono reintrodotti al lavoro), sapone e olio di vasalina per curara piaghe da decubito e scabbia.
La solidarietà che i ragazzi del centro ricevono è trasmessa a chi è oltremodo povero... un gesto che riempie il cuore di speranza nel futuro!